Studio legale associato Forensis

Forensis

Studio legale associato

Per l’aggravante dell’art. 80 resta fermo il limite delle 2.000 dosi

Nell’ambito di più ampie indagini svolte su impulso dell’A.G. di SMCV, emergevano contatti tra un giovane pusher della provincia napoletana ed uno spacciatore di origine nigeriana, dal quale il primo si riforniva della sostanza per cederla a sua volta.

A fronte di numerosi acquisti della sostanza da parte dell’indagato, le cessione invece accertate erano di gran lunga inferiori. Fermato in data 2.1.2015, il predetto veniva colto in flagranza di reato in quanto trovato in possesso di 13,5 grammi di eroina ed un m,doesto quantitativo di hasish.

Al predetto venivano contestati la cessione e la detenzione ai fini di spaccio a norma dell’art. 73 dpr 309/90, aggravti dall’art. 80 dello stesso decreto, in ragione dell’ingente quantitativo.

All’udienza di convalida, il GIP del tribunale di Nola, pur non convalidando il fermo in assenza del presupposto essenziale del pericolo di fuga, confermava la suissistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ritenendo tuttavia, di dover escludere la cotestata aggravante, atteso che il dato ponderale, a fronte della difficile valutazione determinata dalla inidonieità delle risultanze intercettizie, appare ben lungi dal poter in qualche modo soddisfare l’esigenza di un numero elevato di consumatori per un notevole periodo di tempo, richiesta dalla giurisprudenza di legittimità.

Il giudice , in vero, ha correttamente richiamato un recente arresto della sesta sezione della corte degli Ermellini in tema di stupefacenti, secondo la quale – richiamando le sezione unite n. 36258 del 24/05/2012,- ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della ingente quantità, di cui all’art. 80, comma 2, d.P.R. n. 309 del 1990, il superamento del limite quantitativo pari a 2.000 volte il valore massimo, in milligrammi (valore – soglia), determinato per ogni sostanza nella tabella allegata al d.m. 11 aprile 2006, non determina automaticamente la sussistenza dell’ipotesi aggravata, dovendo, in ogni caso, aversi riguardo alle circostanze del caso concreto.

Informazioni sull’autore

*/?>