Sorpresi a rubare in un Centro Commerciale merce per un valore pari ad euro 475,00, tre minorenni ed un maggiorenne, venivano denunciati, i primi a piede libero e l’ultimo con processo per direttissima. I minorenni se la cavano con una sentenza di irrilevanza del fatto.
Il Caso: venivano colti in flagranza a rubare merce in vari negozi di un centro commerciale tre minorenni ed un maggiorenne. Quest’ultimo veniva processato per direttissima e successivamente condannato. I tre minorenni, invece, venivano denunciati a piede libero e processati innanzi al Tribunale dei Minori di Napoli.
I ragazzi, imputati, venivano trovati in possesso di tutta la merce rubata, rinvenuta nell’auto del maggiorenne e rinviati a giudizio. In effetti nessun dubbio si poneva, nel caso di specie, sulla effettiva responsabilità penale, nè sulla piena capacità di intendere e volere dei soggetti. La questione, in riferimento ai minori, era quella di valutare l’occasionalità della condotta e, per l’effetto, l’irrilevanza del fatto.
L’accusa chiedeva di procedersi nei confronti dei minori, rinviandoli a giudizio, riconoscendo l’astratta possibilità di una condanna penale, quanto meno attenuata dalla forma del perdono giudiziale o della messa alla prova ai fini dell’estinzione del reato.
Il collegio difensivo, invece, concludeva ritenendo che il fatto potesse essere irrilevante ai sensi degli artt. 27 e 32 c.p.p.m., in quanto la condotta era chiaramente occasionale, frutto di una bravata tra ragazzini, mai più ripetuta. Si rappresentava, in più, la scarsa offensività del fatto legata allo scarso valore della merce, pari a circa 475,00 da dividere tra i 4 componenti del gruppo e si sottolineavano i profili dei minori imputati, soggetti dediti agli studi universitari o inseriti nel mondo del lavoro, quindi lontani da ambienti criminali e seguiti da famiglie presenti e premurose.
Alla luce di tali conclusioni, il Tribunale dei Minori, aderendo alle richieste difensive, emetteva sentenza di non luogo a procedere nei confronti degli imputati in ordine al reato contestato per irrilevanza del fatto.